Yoga e Laura

Vi presento il nuovo Logo per la pratica Yoga. Laura, una praticante Yoga e disegnatrice ha accettato la mia richiesta di realizzare il logo Yoga. Ce lo ha disegnato (eccolo nella foto in evidenza!)

E ora se lo desiderate potete leggere un po’ di lei!

Mi presento! sono Laura, ho 24 anni…

Mi sono laureata in design degli interni dopo essermi diplomata al liceo classico e adesso sto frequentando la magistrale in design della comunicazione che spero di portare a termine entro quest’anno! Nel frattempo disegno a più non posso e lavoro da poco in uno studio di architettura.

La passione per il disegno è una cosa che ho sempre avuto tanto da non ricordare esattamente quando sia iniziata. Nonostante ciò, non ho mai fatto alcuna scuola o corso e sono autodidatta. Ho imparato dapprima copiando e ricopiando tanti tanti disegni fatti da altri e poi provando pian pianino a sviluppare uno stile mio, che penso di stare ancora cercando! La ragazza che appare nei miei disegni è un po’ un mio autoritratto anche se molto spesso non mi accorgo di quanto mi somigli mentre la disegno! 

Con i miei disegni ho aiutato un medico a comporre un libro riguardo all’educazione all’affettività per bambini, ho composto dei volantini, ho fatto un po’ di ritratti e biglietti per varie occasioni… il mio sogno è quello di riuscire, un giorno, a raccontare delle storie attraverso le immagini che ho in mente, ma sono aperta anche a mille altre idee e proposte! 

Per il momento, sperimento e disegno un po’ di tutto, che é ciò che più mi piace (oltre allo yoga, ovviamente.) 

Grazie mille, a presto! 

Laura  

Grazie Laura e Buona pratica yoga a tutti per ora online e spero presto di nuovo in presenza a “Lo Spazio” https://www.lospazio.org/lo-spazio-online.html

#BuoniGiorni

Elena

Diario di un ritiro urbano

Pensavo di praticare il mio ritiro in un luogo ideale, un monastero, un luogo meditativo. 

In realtà quale miglior luogo per praticare la propria casa: durante la vita quotidiana, dove si vive, dove mi spendo… dove è importante che sia presente e consapevole, con una mente chiara e libera. 

Così è stato durante questa ultima settimana di Gennaio: da giovedì 28 gennaio, sino a Domenica 31, grazie alla Fondazione Verso ho avuto la possibilità di praticare il mio ritiro di meditazione guidata da Paolo Testa.

Data l’impossibilità di farlo in presenza, la Fondazione ha pensato di fare un “ritiro urbano” on line. Un esperimento, relativamente breve, ma significativo.

La loro proposta è stata quella di svolgere una giornata “normale” fra due meditazioni: un’ora di meditazione la mattina presto, dalle 6 alle 7, e un’ora la sera a fine giornata dalle 20,30 alle 21,30. La domenica 31 interamente dedicata alla pratica meditativa, alla condivisione, alla riflessione.

Nella proposta la Fondazione ha messo al centro tre aspetti

sperimentare la pratica meditativa in un contesto di condivisione e sostegno rimanendo al tempo stesso nell’ambiente familiare;

impegnarci responsabilmente a coltivare le qualità della consapevolezza, della gentilezza, della compassione, in modo formale durante le sessioni di meditazione e in modo informale lungo l’arco della quotidianità;

lasciare che la pratica meditativa pervada in maniera sottile le attività e gli incontri della giornata.

Le diverse sessioni prevedono un equilibrato alternarsi tra meditazioni guidate, momenti di silenzio e brevi pratiche di mindfulness psicocorporea e di Qi Gong.

Tratto dalla presentazione del ritiro- Fondazione Verso

 Ringrazio la Fondazione per avere organizzato questo interessante ritiro.

Ammetto che è stato difficile, faticoso, da un lato;  utile, profondo e ricco dall’altro! 

La fatica dello stare nella consapevolezza tra pratica e responsabilità quotidiane subito dopo… la difficoltà iniziale di trovare spazi per fermare il quotidiano inizialmente… la mente che ti crea essa stessa difficoltà… 

Giovedì e Venerdì al mattino nella pratica mi trovavo proiettata nel programma della giornata e sentivo la stanchezza di un corpo-mente-cuore che diventa consapevole.

Poi da Venerdì sera è arrivata l’accettazione: tutto è pratica! Ho iniziato ad accogliere e lasciare andare, comprendendo che, come ogni ritiro, anche questo era diverso!

Stanco il corpo

viene a trovarmi ora

Freddo Inverno

E.F. Haiku

Così ho apprezzato la ricchezza di questo ritiro: accogliere il quotidiano nella pratica; prendere il momento di pratica nel quotidiano e stare. Questo il grande valore che un ritiro residenziale (l’ideale) non dà: la pratica del quotidiano, la pratica nel quotidiano, con i suoi imprevisti! 

Come sempre Paolo Testa ha letto nella mente-cuore di tutti noi attraverso la sua guida, gli insegnamenti.

ACCOGLI E PACIFICA

Anche il gruppo, fatto di piccoli riquadri con visi, alcuni conosciuti,  è diventato sempre più presente e importante per il sostegno nella pratica, sensazione che, nella pratica in presenza, ho sempre avvertito meno, in quanto si cerca  di ritirarsi da tutto e da tutti…

Insomma  interconnessi e consapevoli! 

Grazie!

#Buonigiorni

Elena 

27 Gennaio Memoria Ricordo Rimembranza

Il cuore era considerato la sede della memoria:

RICORDARE

Platone fa dire a Socrate che l’apprendimento, cioè la conoscenza, è REMINISCENZA ἀνάμνησις (anámnesis). In questa parola i greci ritenevano ci fosse la radice della MEMORIA, la mente!

Ma né MEMORIARICORDO hanno a che fare con la radice della mente… 

MEMORIA: risale alla radice indoeuropea *(s)mer-/(s)mor-, che, in greco, ha dato vita, tra le altre parole, alla parola μέριμνα (mérimna) ‘pena, affanno’; mentre in latino ha prodotto tutta la famiglia di MĔMŎRĬA. E a questa famiglia sono collegate anche le parole latine:  MŎRA ‘indugio, attesa’ (rimasta invariata nella lingua italiana <<mora>>, la penale che si paga per un ritardo) e la derivazione RĔMŎRA, indugio, scrupolo.  

E quindi, anche se il termine MEMORIA ci rimanda a una funzione mentale/neurologica, la parola è legata all’attesa e al sentimento del dolore. 

“In memoria è conservata l’idea dell’ostacolo che ci impedisce di guardare avanti e ci fa indugiare dolorosamente sul pensiero del passato”.

https://portale.unime.it/dico/2019/02/12/in-quanti-modi-si-puo-ricordare-in-italiano-tre/

Abbiamo anche della stessa famiglia RIMEMBRANZA dal provenzale antico “REMEMBRAR”, derivato dal latino “RĔMĔMŎROR” <<ricordarsi’>> della stessa famiglia di memoria.

E poi c’è il RICORDO, perché la memoria era situata nel cuore e nelle lingue moderne abbiamo diversi legami con la “memoria del cuore”: li troviamo in alcuni termini e modi di dire inglese e francesi, per esempio.  

Le parole per questa giornata: LA GIORNATA DELLA MEMORIA ci portano su vie diverse, ma tutte ci sottolineano che, attraverso la mente o il cuore, queste azioni e questi sostantivi hanno un peso importante: NON DIMENTICARE!

È il ricordo che costituisce l’essere umano, che lo situa nella storia – nella sua personale e in quella più grande del mondo che gli sta intorno – e le parole sono le tracce che lasciamo dietro di noi.

Susanna Tamaro 

#BuoniGiorni

Elena

IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento

Ho paura di possedere un Corpo –

Ho paura di possedere un’Anima –

Profonda – precaria Proprietà –

Possesso, senza scelta –

Emily Dickinson 

Da alcuni anni porto avanti la mia pratica di Mindfulness e la DanzaMovimentoTerapia. 

Il corpo, la consapevolezza, la relazione mente-corpo sono parte del mio agire personale e professionale: sto nel corpo presente a quello che faccio (almeno cerco di farlo!). 

Il corpo è il protagonista delle nostre azioni.

Il corpo entra in relazione con la consapevolezza del movimento, il corpo entra in relazione con la nostra creatività, con la nostra espressività, con il nostro pensiero.

Il corpo e la mente un tutt’uno nella Minduflness, come pratica formativa che promuove un percorso di consapevolezza attraverso esercizi, posture e anche movimento …

Il corpo e la mente un tutt’uno nella DanzaMovimentoTerapia, che attraverso l’uso del processo creativo, del corpo e del movimento come espressione di sè, richiama in modo evidente l’esperienza di presenza e consapevolezza – Mindfulness.

Non abusare del tuo corpo. 

Impara a trattarlo con rispetto. 

Non fare del tuo corpo un mero strumento. 

Preserva le energie vitali per la realizzazione del sentiero. 

Thich Nhat Hanh

Approfondimenti: 

Info corso “IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento”:

https://www.lospazio.org/le-attivita.html https://www.lospazio.org/doc/dettagli_corso_febbraio_2021_.pdf

Riflessioni sul tema https://elenafossati.wordpress.com/2021/01/20/ri-torniamo-al-corpo/

#BuoniGiorni

Elena

#FridaysforFuture

Nasce come sciopero scolastico per il clima, che si è allargato tra tutti i giovani del pianeta…

Ma noi adulti cosa facciamo?

https://it.businessinsider.com/la-temperatura-rischia-di-aumentare-di-4-gradi-ecco-effetti-e-le-conseguenze/

Per noi Lombardi:

In Lombardia per il 2020 è previsto un aumento di 2 gradi, mentre nel 2100 diventeranno 5,6.

Tratto da Business Insider Italia

Noi siamo adulti e forse non “godremo” di questa temperatura, ma questo non vuole dire che non debba interessarci!

#buonigiorni ?!?

Elena

Ri-Torniamo al corpo

https://elenafossati.wordpress.com/2020/12/30/come-praticare-con-il-corpo-la-mindfulness/

https://elenafossati.wordpress.com/2020/03/31/danzamovimentoterapia-stare-nel-corpo-per-calmare-la-mente/

https://elenafossati.wordpress.com/2019/08/28/corpo/

Sono solo 3 dei molti articoli che ho scritto nel blog sul tema corpo! 

Tema che mi sta molto a cuore, a mente e a corpo!

Nuovamente il corpo entra protagonista di questa situazione, nel qui e ora:

È inverno, con giornate fredde e spesso umide (il corpo si fa sentire con dolori e tensioni).

Siamo in questo nuovo periodo di fermo: ci muoviamo meno, dormiamo male, i pensieri arrivano al corpo e il corpo non scarica i pensieri… 

Abbiamo tutti bisogno di avere uno spazio di decompressione che sembra non esserci! 

Ritorniamo al corpo, sempre prendendoci cura di noi , dall’esterno all’interno, dalla superficie alla profondità!

Da un punto di vista fisico: il cibo, la pelle, i dolori e le tensioni, la prevenzione… 

Ma anche da un punto di vista mentale: spesso ci curiamo per un mal di schiena, ma sottovalutiamo l’insonnia o quella strana stanchezza mentale e anche fisica di questo periodo… Ci occupiamo di prevenire, giustamente, ma non preveniamo e non pensiamo alla salute della mente, alla salute psico-emotiva. 

Vi invito a riflettere su questo e a trovare il vostro spazio per prendervi cura della mente, delle emozioni, di tutto quello che apparentemente sembra non “fisico”, ma che sta nel corpo.

Alcuni spunti: 

Una breve presentazione sul corso che si terrà a febbraio e che farà interagire Mindulness e DanzaMovimentoTerapia per il ben-essere corpo-mente-movimento.

Proposte online e in presenza che con i miei colleghi attuiamo a “Lo Spazio” https://www.lospazio.org/le-attivita.html 

E poi ci sei tu con i tuoi gusti e interessi. 

“Accetta e accogli uno spazio di decompressione”

cit. 

#Buonigiorni 

Elena

Ambiente

Chi mi segue, mi frequenta, conosce la mia attenzione e la mia ricerca per cercare di prenderci cura dell’ambiente, del creato, dello spazio in cui viviamo.

Penso sempre che io sia di passaggio su questa terra e, proprio perché sono di passaggio, è importante che io mi prenda cura di lasciarla agli altri nel miglior stato possibile. Quando abbiamo deciso di costruire la nostra casa l’abbiamo fatto pensando a cosa avremmo voluto lasciare ai nostri figli, non solo ai nostri figli nel particolare, ma a tutta la generazione dei giovani. E così abbiamo deciso di costruire la nostra casa a basso impatto ambientale e a basso consumo energetico… E così è nato anche “Lo Spazio”, pensato come uno spazio della salute!

Il mio interesse va verso la responsabilizzazione di tutti noi nei confronti dello spazio in cui viviamo: 

dalla casa alla natura, 

dal cibo alle piante,

da noi agli animali…

Condivido con voi questa serie di documentari, sottotitolati anche in italiano, con la voce di Richard Gere! 

Buona riflessione… E buona condivisione con altre persone attorno a voi. 

È importante educarci tutti per il bene della nostra grande casa.

https://feedbackloopsclimate.com

#BuoniGiorni

Elena 

#clima #ambiente #feedbackloops #feedbackloopsclimate #bassoimpattoambientale #consumoenergetico #casaclima #ecologia #gretathunberg #fridayforfuture #energiarinnovabile 

I passi e le tracce

Ci sono molti racconti sulle tracce lasciate sulla sabbia, sulle impronte lasciate nella neve…

Queste tracce, impronte, … sono state lasciate perché ci sono state persone/animali che hanno camminato, …hanno fatto passi,…  qualcuno ha osservato e ha scritto lasciando segni: parole! 

Io credo di essere una dei camminatori che lasciano tracce, impronte, ma che camminano…

Spiego questa metafora: in questi giorni di pausa casalinga ho letto molto … leggevo e spesso affermavo a me stessa:”Questo autore/autrice è come se scrivesse di me, di ciò che faccio,… e che faccio tutti i giorni,…”.

Mi sono vista in questa metafora dei passi e delle tracce…. io cammino e qualcuno riesce a vedere le mie orme, le tracce dei miei passi e le ferma, le fotografa  attraverso parole…. 

E riprendevo le letture, …le parole,…

Leggevo su “La Lettura” del Corriere della Sera “La musica del respiro”…. appena ho letto questo titolo ho risentito la mia voce che dice a studenti, pazienti, gruppi di  bambini, adulti ….:”muoviamoci nel ritmo del nostro respiro… il nostro respiro è come una musica, una melodia che ci fa muovere, danzare, …che muove il tuo braccio, il tuo trovo, …“. Ora andrò a leggere il libro di Luciano Minerva e Ilaria Drago. 

Leggevo in questi giorni libri di meditazione: meditazione e movimento, meditazione e arte, meditazione e corpo … e mi ritrovavo nel testo, come in un film fatto di parole, mi rivedevo durante gli incontri che conduco/conducevo…. nei progetti che porto avanti…

Affascinante trovare scritto quello che fai e vedere che c’è un filo conduttore che scrive di passi e tracce… 

Sempre su La Lettura dello scorso dicembre leggevo “La biologia di Heidegger”

“Il mondo è già sempre quello che io Con-divido con gli Altri. Il mondo dell’essere è Con-Mondo” 

Camminiamo e lasciamo tracce che possano essere osservate e seguite … c’è chi cammina e chi osserva e scrive di tracce… 

Passi e Tracce

Cammino nella neve

e Tu mi vedi

#Haiku Elena Fossati

E tu? 

#BuoniGiorni

Elena

COME RI-STABILIRE LA TUA PRATICA

Da Lunedì, con una interruzione per l’Epifania si riprenderanno le attività personali quotidiane, settimanali, cercando di dare una routine consapevole, anche se al momento le pratiche in presenza sono ancora sospese. 

Che si tratti di meditazione, yoga, ginnastica posturale, Taiji, DanzaMovimentoTerapia, Danze meditative,  una tua attività creativa preferita, otterrai molto di più dal farlo con costanza e abitudine consapevole, e questo ti farà godere di tutti i benefici della pratica, dell’attività.

L’attività in presenza è meravigliosa, ma ora come restiamo in contatto con queste pratiche di risveglio, di attività per la nostra salute e il nostro ben-essere con tutte le responsabilità, problematiche e le distrazioni che ci aspettano? Questa è una domanda che si applica non solo alla meditazione, allo yoga e ad altre pratiche spirituali, ma a qualsiasi attività fisica, arte creativa in cui vogliamo impegnarci, come dipingere, scrivere o suonare uno strumento. Paradossalmente queste pratiche che sappiamo essere più vitali per il nostro benessere sono proprio quelle che di solito sono messe da parte dalle attività quotidiane che sembrano più urgenti e che in questo momento che stiamo tutti vivendo sembra proprio che non si possano praticare! 

Ora inizia l’anno e in questi giorni, comunque di festa, di pausa, magari ti hanno fatto rallentare le attività di salute e ben-essere a cui ti sei dedicato/a sino a prima di Natale. 

Magari avresti voglia di iniziare ogni giornata con l’intenzione di trascorrere mezz’ora sul tuo zafu, praticare la meditazione camminata nel parco, o fare Taiji, yoga, stretching, meditazione in movimento,… , ma rimandi a un altro giorno. E poi ancora uno. E poi ancora uno. Perchè sei sola/o e non sei stimolato/a . Proviamo insieme a impegnarci online, e spero poi in presenza, per mantenere uno spazio di attività e pratica personali. Questo ci aiuterà anche a perseguire altri progetti diversi a lungo termine, come magari scrivere un romanzo, sperimentarti in altro campo, portare a termine un lavoro… 

-Imposta la tua intenzione: su cosa vuoi impegnarti e, cosa ancora più importante, perché. Perché è importante per te fare una pratica di meditazione, o fare taiji, danzare, fare stretching, o dipingere fiori di campo, scrivere,…? Quale parte di te nutre, cosa ti fa stare bene? Annota le tue ragioni. Più sei specifico/a, più è probabile che tu lo faccia. Per rendere la tua intenzione ancora più forte, potresti condividerla con qualcuno vicino a te, ma fai attenzione a parlarne troppo ampiamente perché potrebbe affievolire l’intenzione stessa.

-Stabilisci il tuo orario: la tua sessione di yoga online, il tuo orario per meditare o per fare pratica con altri,… la tua lezione di taiji individuale e di Kinesi con il massoterapista,… Saprai che a quell’ora tu hai la tua attività, come accadeva in presenza (se non ci si potrà vedere e ci si vedrà online). Ritagliati il ​​tempo in anticipo. 

-Ancora una volta, può aiutare far sapere alle persone vicine a te cosa stai facendo, soprattutto se vivi insieme. In questo modo possono supportarti nel tuo impegno e tu potrai trovare il tuo spazio anche fisico per la tua attività a casa.

-Fai la tua pratica, la tua attività organizzandoti per la connessione a internet, i link, se utilizzi la pratica online; oppure prepara il tuo materiale per le attività in presenza, all’aperto,… 

-Ricompensa te stesso/a: non siamo vicini e anche se la pratica, l’attività è la sua stessa ricompensa, il fatto di non potere chiacchierare, ridere insieme, sentire il gruppo, potrebbe demotivarci. Preparatevi qualcosa dopo la sessione online: una tazza di tè verde, una tisana, la cena già pronta,… Il nostro cervello ama questo tipo di rinforzo positivo.

Tenere traccia di ciò che hai e non hai fatto aumenta il tuo senso di responsabilità. Si tratta di celebrare i tuoi successi, attraverso i piccoli cambiamenti quotidiani della routine, tutta la tua vita può spostarsi nel tempo su una nuova traiettoria. Ricordati solo di goderti il viaggio.

Ti aspetto online e in presenza per i percorsi guidati dagli operatori sanitari: 

MARTEDì, KINESI- STRETCHING-GINNASTICA POSTURALE 18:30-19:30

MERCOLEDì, YOGA 17:45-18:45 E 19:30-20:30 online

GIOVEDì, YOGA 9.30-10:30 19:30-20:30 E 21:00-22:00 online  

VENERDì, DA FEBBRAIO MINDFULNESS. “IL CORPO NELLA MINDFULNESS: la consapevolezza del movimento”. 

Ma possiamo insieme creare la nostra routine personale di attività! 

Organizziamoci

#BuoniGiorni!

Elena

Ringrazio Anne Cushman di Lions Roar per gli spunti. 

Come praticare con il corpo la Mindfulness

In lingua inglese c’è un termine che io amo molto EMBODIMENT, non così facilmente traducibile in lingua italiana, ma che nella pratica di DanzaMovimentoTerapia, nello Yoga, nel Taiji, nella danza sacra e meditativa e in tutte quelle discipline, pratiche e metodi in cui mente e corpo sono nella consapevolezza, questo temine ben si incarna appunto, ben si attua, si pratica! 

Spesso si sottolinea che la consapevolezza si pratichi con la mente, ma non è così: la consapevolezza la pratichi con la mente-corpo, con tutto il tuo essere. 

In questi giorni passeggio con mio marito, ma mi rendo conto che spesso le mie passeggiate non sono così consapevoli: mi guardo attorno, chiacchiero con lui! Passeggiate piacevoli certamente, ma non proprio di consapevolezza. 

Mi dedico così alla pratica con il corpo della Mindulness con altre modalità a me congeniali, io ti descrivo la mai, ma ti invito a trovare la tua.  

Le tradizionali istruzioni di meditazione Mindfulness da seduti servono per notare quando la mente si è allontanata e riportarla al respiro. 

Nel movimento consapevole, ogni volta che noti di essere stato assorbito dai pensieri, puoi riportare la tua attenzione sulla sensazione dei tuoi piedi sul pavimento, del sudore sulla pelle, del suono del tuo respiro o dello sforzo muscolare richiesto per un tenere un’Asana, una postura, un movimento, qualsiasi sensazione che sia viva per te in quel momento.

Rischiarare la mente attraverso la percezione delle sensazioni del corpo e muoversi con una qualità di presenza invece di guardare l’orologio, o chiacchierare, ti danno un senso di integrazione e incarnazione nel corpo della consapevolezza, la sensazione di EMBODIMENT appunto. 

È un ottimo modo per affrontare la giornata, quasi come se fossi in ritiro di pratica di consapevolezza.

Ho provato una sequenza di movimento consapevole, rielaborata dal lavoro di Cyndi Lee, che ritroverai anche nello yoga se lo pratichi. Prova!

Ho utilizzato questa musica https://youtu.be/e096e5OONeU tratta da Music of Wisdom che mi da emozioni e sensazioni legate a questo periodo dell’anno!

Inizio seduta con le mani sulle ginocchia e inizio a oscillare avanti e indietro a destra e a sinistra per equilibrare il mio peso e trovare la mia verticalità…

Quando ho trovato la mia centratura posso iniziare ad ampliare il mio movimento e quindi a lasciare le mani dalle ginocchia, portarle a terra e iniziando dal coccige, mi lascio sollevare come l’increspatura di un lago , del mare, un movimento a onda che muove la mia colonna vertebrale fino a quando non mi arriccio e mi ritrovo a “4 zampe” come un gatto e così mi sono nell’Asana del Gatto o Gatto-Mucca e inizio a arrotondarmi in un arco di gatto e a invertire la postura (mucca). Se la mente si perde, la riporto indietro notando la mia schiena dove la sento elastica, tesa, spaziosa,…

Sento il movimento e inizio a sperimentarmi e chissà per i praticanti di Yoga potrei entrare nella posizione della montagna, detta anche del cane che guarda in giù… ma io sento i miei piedi che si piantano al suolo e mi danno forza per raddrizzare le mie gambe e sollevare il mio sedere e guardare il mondo a testa in giù con le mie mani ben piantate a terra. 

Sento il mio corpo e guardo la stanza da un altro punto di vista… respiro, sento la forma e poi le mie mani si avvicinano lentamente a i miei piedi e lascio srotolare la colonna vertebra per vertebra, come una collana di perle e mi sollevo nella verticalità sentendo i piedi ben radicati al suolo… E così dalla verticalità posso iniziare a camminare… i miei piedi, le mie gambe… il mio equilibrio… poi mi fermo e lascio scivolare le mie mani lungo le cosce, le ginocchia, i polpacci, le caviglie, mi accarezzo e le mani arrivano ai miei piedi… mi piego sulle ginocchia e noto quando avviene ciò… mi lascio andare nuovamente, le mani verso la terra/pavimento, il collo e la testa che si abbandonano consapevolmente alla forza di gravità … e di nuovo ritorno a osservare il mondo a testa in giù … e spostando una mano sul pavimento, poi l’altra, mi ritrovo di nuovo in Cane rivolto verso il basso, la Montagna. Le mie ginocchia scendono al suolo e ritorno nel gatto… la mia colonna come un’onda si muove e torno a sedermi… le mie mani tronano alle ginocchia e mi fermo!

Come sto ora? Consapevole nel mio essere mente-corpo… 

Fermati e ascolta!

#Buonigiorni 

Elena