11 giorni a Natale: Miti, Racconti e Riti

Miti, Racconti e Riti natalizi…

Ci fanno stare bene,
Ci fanno ricordare quando eravamo bambini…

«Il mito racconta una storia sacra; riferisce un avvenimento che ha avuto luogo nel tempo primordiale, il tempo favoloso delle origini […] E’ dunque sempre il racconto di una “creazione”: si narra come qualcosa è stato prodotto, come ha cominciato a essere»
(Mircea Eliade, Aspects du Mythe Gallimard ed. 1963 Parigi )

I miti ci rappresentano, rappresentano alcune nostre caratteristiche,… come accade nei racconti, nei sogni, ci rappresentano, come se fossero il nostro mito personale. Attraverso il mito, il sogno, il racconto, il bambino, l’adulto possono trovare soluzioni, possono ripercorre attraverso un linguaggio pre-verbale, alcune tappe fondamentali, parte della storia dell’umanità.

E allora oggi coccoliamoci a 11 giorni dal Natale con alcuni Racconti, Miti e Riti…

Ieri 13 Dicembre Santa Lucia…

“C’era una volta una fanciulla di nome Lucia. Era così innamorata della vita e dei bambini che decise di andare per il mondo a donare giochi e pensieri d’amore a tutti i piccini.


Un giorno partì con il suo asinello che decise di seguirla in questo meraviglioso viaggio. La dolce fanciulla voleva far felici tutti i bambini del mondo e con tanta pazienza andò per le case a raccogliere tutte le letterine scritte dai bimbi per lei. Il momento che più amava era proprio leggere tutti quei foglietti colorati e pieni d’amore. I bambini l’amavano e per darle un pò di riposo nel suo viaggio le facevano trovare insieme alla letterina dell’acqua, dei mandarini e carote per il suo asinello. Santa Lucia raccoglieva ogni letterina di ogni bambino di ogni casa del mondo, le leggeva una ad una e costruiva con le sue mani il gioco richiesto. La notte del 13 dicembre iniziava il suo lungo viaggio e solo quando finiva di consegnare l’ultimo gioco si ritirava a riposare soddisfatta e felice”. 

Tratto da  Eticamente.net

 

 

 

 

Il pesciolino d`oro

Un giorno un povero pescatore si trovò nella rete un pesciolino doro che agitava le pinne e muoveva la bocca come per supplicare di lasciarlo libero. Era così commuovente che luomo lo rigettò in mare, anche se, rivendendolo ad un orefice, avrebbe potuto ricavarne una discreta sommetta.
Ti ricompenserò con generosità disse il pesce, inaspettatamente, prima di sparire fra le onde ma non dovrai mai rivelare a nessuno ciò che è accaduto.
Quando il pescatore arrivò a casa, trovò che la sua misera baracca era diventata un fantastico castello e che la moglie indossava abiti degni di una regina.
Da dove viene tutta questa ricchezza? fu la prima cosa che la donna domandò al marito, appena lo vide di ritorno.
Non chiedermelo moglie mia, o tutto svanirà!.
Ma la donna non diede al marito un attimo di tregua, e alla fine lui le disse del pesciolino doro. Allistante il fantastico castello ridiventò una baracca, tutto tornò come prima, e la donna rimase quella che era sempre stata: una curiosa mai contenta.

La leggenda della stella marina
Un uomo daffari in vacanza stava camminando lungo una spiaggia quando vide un ragazzino. Lungo la riva cerano molte stelle di mare che erano state portate lì dalle onde e sarebbero certamente morte prima del ritorno dellalta marea.
Il ragazzo camminava lentamente lungo la spiaggia e ogni tanto si abbassava per prendere e rigettare nelloceano una stella marina.
Luomo daffari, sperando dimpartire al ragazzo una lezione di buon senso, si avvicinò a lui e disse, Ho osservato ciò che fai, figliolo. Tu hai un buon cuore, e so che hai buone intenzioni, ma ti rendi conto di quante spiagge ci sono qui intorno e di quante stelle di mare muoiono su ogni riva ogni giorno? Certamente, un ragazzo tanto laborioso e generoso come te potrebbe trovare qualcosa di meglio da fare con il suo tempo. Pensi veramente che ciò che stai facendo riuscirà a fare la differenza?
Il ragazzo alzò gli occhi verso quelluomo, e poi li posò su una stella di mare che si trovava ai suoi piedi. Raccolse la stella marina, e mentre la rigettava gentilmente nelloceano, disse: Fa la differenza per questa.
(M. Cacciola)

Letti su adventkalender 

E per concludere è importante, scrivere, leggere perchè …

La vita è come un libro
Non tutte le persone sono facili da leggere dentro. Ognuno di noi è un libro diverso, di un genere ben distinto, con caratteristiche uniche e con un proprio stile.
L’apparenza è la nostra copertina, ma sappiamo bene che non bisogna mai giudicare un libro da questa, come una persona dall’apparenza.
Ricordiamo che il libro che siamo lo abbiamo scritto noi, e continuiamo a farlo.
Il tuo libro puoi condividerlo con tutti, renderlo difficile da leggere o persino non mostrarlo a nessuno.
Fai caso però a chi riesce a leggerti, a chi riesce a capire la morale del tuo libro, e leggetevi a vicenda, perché può essere importante.
Volta pagina se le cose non vanno bene e inizia un nuovo capitolo, ma non strappare mai nessuna pagina perché potrà un giorno tornarti utile.
Il tuo tempo è ciò che scrivi e il tuo libro è tutto ciò che sei.
Scrivi per chi vale la pena donare il tuo tempo.
Scrivi per chi ami e per chi hai amato, anche se non lo saprà mai.
Scrivi per i tuoi sogni e per i tuoi obbiettivi.
Scrivi per tutto ciò che stai costruendo.
Scrivi per te stesso.
Ho incontrato nella mia vita libri brevi, libri privi di contenuto e libri lasciati a metà.
Solo tu puoi rendere il tuo libro interessante e solo tu puoi decidere a chi donarlo.
Ma qualsiasi cosa accada nella tua vita non smettere mai di scrivere il tuo libro, non smettere mai di scrivere la tua vita.
– Enrico Coraci – Giovane Pianista, compositore e produttore, Alcamo.

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