Uova… e Pasqua

Siamo nel periodo giusto per parlare di uova e non solo di cioccolato!

Le uova di Pasqua hanno origini molto antiche, legate alla primavera, al risveglio e alla fecondità.
L’uovo è un simbolo molto antico, appare in dipinti (famoso l’uso dipinto da Piero della Francesca), viene intagliato. Le uova, forse per la loro forma e sostanza molto particolare, sono sempre state il simbolo della vita in sé, un simbolo misterioso e sacro.
Nell’iconografia cristiana, l’uovo è il simbolo della Resurrezione. Per le civiltà legate a culti naturalistici l’uovo era il simbolo della fertilità: l’eterno ritorno alla vita.
I Greci, i Cinesi e i Persiani li scambiavano come dono primaverile. Gli antichi romani li decoravano e li donavano.
Nel Nord Europa vengono donate ai bambini, sono nascoste da un “coniglietto pasquale” dispettoso e cercate dai piccoli nei giardini… In Francia si nascondono le uova colorate nei giardini e si racconta ai bambini che sono state lasciate dalle campane che la notte del Venerdì Santo hanno volato fino a Roma per prenderle e è per questo che nessuno le sente suonare durante la notte della Passione. Nei Paesi Scandinavi è tradizione anche fare dei giochi con le uova sode (una tradizione anche italiana, proprio domenica in un paese del Friuli Venezia Giulia, Turriaco, è stato organizzato il “Tiro a l’ou 2016”).
La tradizione pasquale di colorare e decorare le uova nasce dalla leggenda secondo cui, dopo che Maria Maddalena aveva trovato era il sepolcro di Gesù vuoto, corse dai discepoli e annunciò la straordinaria notizia. Pietro, incredulo, disse: “Crederò a quello che dici solo se le uova contenute in quel cestello diverranno rosse.” E subito le uova si colorarono di un rosso intenso!

Le uova di cioccolato o sode sono le protagoniste di questi giorni, buone da mangiare e con un significato speciale.

Come cibo le uova hanno in questi ultimi anni subito opinioni discordanti.
A mio avviso, se non soffrite di calcoli (dove dovete escludere le uova dalla dieta per evitare coliche), di allergie e intolleranze, le uova sono un cibo nutriente e aiutano anche la funzionalità del fegato, grazie all’aminoacido colina, utile per il funzionamento del sistema epatico prevenendo l’accumulo dei grassi nel fegato stesso. Inoltre le uova sono ricche di vitamine del gruppo B e apportano ferro. Alcuni studi confermano poi che la colina (che si trova nel tuorlo) riduca l’assorbimento intestinale ed ematico non solo del colesterolo contenuto nelle uova, ma anche del colesterolo degli alimenti assunti con esso, nello stesso pasto. Sono quindi da portare in tavola dall’infanzia alla terza età.

L’uovo:
Da inserire gradualmente nello svezzamento;
Gustato a colazione dagli studenti per migliorare la concentrazione;
Un pranzo leggero per chi fa un lavoro sedentario;
Un aiuto alle donne in quanto le uova aiutano a reintegrare il ferro;
Per i vegetariani;
Per combattere lo stress.
Per gli sportivi per il contenuto di proteine e per lo zinco, utili per l’efficienza della massa muscolare.
Per gli anziani per compensare la minore assunzione di carne in seguito a difficoltà di masticazione e digestione, tipica della terza età.

Possiamo consumare, se non ci sono problemi, fino a 3-4 uova alla settimana.

E allora andiamo anche noi a caccia di Uova!
Buona Pasqua

Elena Fossati
“Lo Spazio”

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