Quando l’Arte cura

Ho scritto di Ceramica Raku e di Manipolazione dell’Argilla, sono una DanzaMovimentoTerapeuta e utilizzo la Danza, ovvero il movimento che si ripete e esprime liberamente il mondo interno, come strumento di cura e ben- essere personale… Ieri 2 giugno sono stata a visitare con un gruppo di amici Bergamo e la mostra di Arcabas “Nutrire il mondo con la bellezza”  , ritenuto dai critici “uno dei maestri dell’arte sacra contemporanea”.

Il tema della bellezza e del nutrimento sono a me molto cari… l’Arte mi è cara! “Arte” che deriva dalla radice indoeuropea are o re (adattare, aggiustare) dal latino ars- artis, modo di fare o di essere.

Se l’arte in sé crea ben-essere, se l’arte può essere utilizzata come terapia (ecco allora la Danza, il Movimento come terapia, la Musica come Terapia, la Pittura, l’Arte come Terapia,…), cosa significa per noi essere umani vivere la nostra quotidianità in modo artistico? Forse appunto vivere adattandoci, aggiustandoci alla realtà.  Se l’espressione artistica è il culmine della dimensione creativa, dell’artista; per l’uomo, la donna, che vivono tutti i giorni tra lavoro, casa, famiglia, studio,…. La creatività è la capacità di generare cose nuove, l’abilità di porre domande che riguardano l’essere umano in senso vitale, la capacità di costruirsi una vita spinta dal proprio mondo interiore, cercando di comunicare e di manifestare chiaramente la propria personalità (come fa l’artista con la sua opera d’arte, ma per l’uomo comune nella sua quotidianità).

L’arte ha sempre avuto, nella storia dell’uomo, un grandissimo valore, non solo per rielaborare la realtà, ma anche per comunicare impressioni e sentimenti, per “rendere felici” con la visione di una “cosa bella”, per sviluppare quelle forze propiziatorie capaci di fare ottenere un gran “successo o risultato” (per es. una buona battuta di caccia), per inneggiare e celebrare la “grandezza” di un personaggio e/o un popolo, per parlare del e con il divino. Da queste osservazioni, si può comprendere come l’idea di utilizzare l’arte per creare Ben- Essere, per accompagnare alla Crescita o per recuperare il soggetto con problematiche abbia raggiunto un adeguato sviluppo nel tempo e nel presente. Nel percorso della storia dell’uomo, si è andata così sviluppando l’idea che l’arte-terapia dovesse interessare non solo il mondo rappresentativo (il disegno, la scultura, ecc.), ma anche tutte quelle attività che portano ad uno scambio, comunicativo, integrativo, collaborativo e finalmente di “relazione interpersonale”. Nella logica dunque delle “arti-terapie” il fulcro dell’esperienza è quello di creare un “momento di incontro” nel quale “raccontare il proprio quotidiano”.

Gustate quindi in questo anno di Expo l’Arte in tutte le sue forme.

Colgo l’occasione per pubblicizzare un evento sulle ArtiTerapie a ExpoinCittà, Milano dal 25 al 28 Giugno 2015. Ecco il Programma de “Il Gusto delle Artiterapie”.

Elena Fossati

 

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