Diario di un ritiro urbano

Pensavo di praticare il mio ritiro in un luogo ideale, un monastero, un luogo meditativo. 

In realtà quale miglior luogo per praticare la propria casa: durante la vita quotidiana, dove si vive, dove mi spendo… dove è importante che sia presente e consapevole, con una mente chiara e libera. 

Così è stato durante questa ultima settimana di Gennaio: da giovedì 28 gennaio, sino a Domenica 31, grazie alla Fondazione Verso ho avuto la possibilità di praticare il mio ritiro di meditazione guidata da Paolo Testa.

Data l’impossibilità di farlo in presenza, la Fondazione ha pensato di fare un “ritiro urbano” on line. Un esperimento, relativamente breve, ma significativo.

La loro proposta è stata quella di svolgere una giornata “normale” fra due meditazioni: un’ora di meditazione la mattina presto, dalle 6 alle 7, e un’ora la sera a fine giornata dalle 20,30 alle 21,30. La domenica 31 interamente dedicata alla pratica meditativa, alla condivisione, alla riflessione.

Nella proposta la Fondazione ha messo al centro tre aspetti

sperimentare la pratica meditativa in un contesto di condivisione e sostegno rimanendo al tempo stesso nell’ambiente familiare;

impegnarci responsabilmente a coltivare le qualità della consapevolezza, della gentilezza, della compassione, in modo formale durante le sessioni di meditazione e in modo informale lungo l’arco della quotidianità;

lasciare che la pratica meditativa pervada in maniera sottile le attività e gli incontri della giornata.

Le diverse sessioni prevedono un equilibrato alternarsi tra meditazioni guidate, momenti di silenzio e brevi pratiche di mindfulness psicocorporea e di Qi Gong.

Tratto dalla presentazione del ritiro- Fondazione Verso

 Ringrazio la Fondazione per avere organizzato questo interessante ritiro.

Ammetto che è stato difficile, faticoso, da un lato;  utile, profondo e ricco dall’altro! 

La fatica dello stare nella consapevolezza tra pratica e responsabilità quotidiane subito dopo… la difficoltà iniziale di trovare spazi per fermare il quotidiano inizialmente… la mente che ti crea essa stessa difficoltà… 

Giovedì e Venerdì al mattino nella pratica mi trovavo proiettata nel programma della giornata e sentivo la stanchezza di un corpo-mente-cuore che diventa consapevole.

Poi da Venerdì sera è arrivata l’accettazione: tutto è pratica! Ho iniziato ad accogliere e lasciare andare, comprendendo che, come ogni ritiro, anche questo era diverso!

Stanco il corpo

viene a trovarmi ora

Freddo Inverno

E.F. Haiku

Così ho apprezzato la ricchezza di questo ritiro: accogliere il quotidiano nella pratica; prendere il momento di pratica nel quotidiano e stare. Questo il grande valore che un ritiro residenziale (l’ideale) non dà: la pratica del quotidiano, la pratica nel quotidiano, con i suoi imprevisti! 

Come sempre Paolo Testa ha letto nella mente-cuore di tutti noi attraverso la sua guida, gli insegnamenti.

ACCOGLI E PACIFICA

Anche il gruppo, fatto di piccoli riquadri con visi, alcuni conosciuti,  è diventato sempre più presente e importante per il sostegno nella pratica, sensazione che, nella pratica in presenza, ho sempre avvertito meno, in quanto si cerca  di ritirarsi da tutto e da tutti…

Insomma  interconnessi e consapevoli! 

Grazie!

#Buonigiorni

Elena 

Il giorno del Ringraziamento

Vorrei ricordarmi che oggi negli Stati Uniti è il giorno del Ringraziamento.

Ringraziare, dire grazie: questo dovrebbe essere il giorno da celebrare in tutte le nazione e latitudini di questo nostro affaticato pianeta.

Semplicemente GRAZIE!

Curiosità e Approfondimenti diversi dalla Mindfulness, alla meditazione, dal buddhismo al cristianesimo:

https://elenafossati.wordpress.com/2019/11/28/28-novembre-giorno-del-ringraziamento-thanks-giving-day/

https://elenafossati.wordpress.com/2020/04/03/ggg-gentilezza-gratitudine-gioia/

L’Arcivescovo Delpini e un’interessante intervento sul ringraziare dal punto di vista della preghiera Cristiana:

#Grazie

Elena

#BuoniGiorni #ringraziamento #giornodelringraziamento #thanksgivingday #elenafossati #lospazio #buddhismo #cristianesimo #preghiera #meditazione #mindfulness #grazie #gratitudine #gratitude

La dinamica del provvisorio

Un mio conoscente missionario laico del PIME- https://www.pimemilano.com -scrive una interessante lettera alla Comunità, che intitola “la Dinamica del Provvisorio”. Mi fermo a riflettere:


“Di fronte all’accelerarsi di tutte le evoluzioni, una dinamica del provvisorio, che lascia tanto più liberi quanto più si è fedeli all’essenziale, permette di riprendere ancora e sempre un nuovo respiro”.

ROGER SCHUTZ , Priore di Taizé, “DINAMICA DEL PROVVISORIO”, MORCELLIANA 1965. Titolo originale dell’opera: Dynamique du provisoire Les Presses de Taizé – France 1965. Traduzione delle BENEDETTINE DI SAN MAGNO.

Sono giorni che non scrivo sul blog, che non rifletto con voi, sono giorni in cui anche io, come tutti noi, sto vivendo questa situazione e vorrei farmi sempre vedere dagli altri con il sorriso, sicura, felice,…*
Sicuramente non sto male, ma come tutti, anche io, in alcuni momenti, vivo la fatica per cercare uno spazio di resilienza… La mente tende a chiudersi nel proprio isolamento, e la consapevolezza viene meno…

Sabato ho avuto modo di vivere uno spazio per me con la venerabile Connie Miller (ordinata monaca buddhista da Kiabje Zong Rinpoche), la quale come sempre, mi aiuta a ri-centrarmi con il suo pragmatismo e con la sua essenziale profondità.

*Vi invito quindi a non farci del male, mostrando un falso sorriso, una falsa sicurezza, perché questo “odio negativo” del volere farci vedere come non siamo ora; questo atteggiamento non ci aiuta*.

Ha consigliato Connie, di rallentare un po’, anche se sembra che tutto sia fermo, chiuso e isolato, da questo “Lockdown”.
Forse, se ci guardiamo dentro, ci accorgiamo che le giornate stanno passando comunque velocemente e che questo “vuoto”, questo “stare a casa” si riempie di molte cose, tanto che sembra di non avere comunque tempo.

Mi sono così resa conto -consapevolezza- che nei giorni scorsi stavo perdendo la cura della mia mente, mi stavo trascurando … per andare dove?!?

Ho accolto i suoi consigli rallentando davanti alla difficoltà, ritrovando un centro.

C’è un interessante esercizio/modello Mindfulness chiamato S.T.O.P, per uscire dalla reattività in caso di stress, e potrebbe essere utile in questo momento.
Spesso “lo stimolo” ci porta a una reazione immediata, proviamo allora a: FERMARCI- RESPIRARE- OSSERVARE- RISPONDERE/PROCEDERE.

Sii una persona, qui: fermati in piedi in riva al fiume, invoca il gufo. Invoca l’inverno e poi la primavera.
Lascia che ogni stagione che vuol venire faccia il suo richiamo.
Dopo che quel suono è andato, aspetta.
Una bolla sale lenta attraverso la terra
e comincia a includere il cielo, le stelle, lo spazio tutto, anche il pensiero che velocissimo si espande fuori.
Ritorna e ascolta di nuovo il piccolo suono.
All’improvviso il sogno che stai facendo
si armonizza con gli altrui sogni; il risultato è il mondo.
Se arrivasse un richiamo diverso non ci sarebbe alcun mondo, né tu, né il fiume, né i richiami dei gufi.
È importante come stai lì in piedi. Come ascolti la cosa che sta per accadere. Come respiri.

William Stafford

#BuoniGiorni

Elena

#PandemicFatigue #Consapevolezza #STOP #Vuoto #elenafossati #Lospazio #ladinamicadelprovvisorio #rogerschutz #taizè #ConnieMiller #resilienza

Dolore e Sofferenza

In questi giorni mi ritrovo spesso a riflettere, meditare sul DOLORE, grazie al mio piccolo incidente e alla mia decima costa!
Quale esperienza interessante si sta rivelando… per me che, come professionista, mi trovo spesso a gestire e a stare con il dolore degli altri.
Ma quando il dolore è il tuo, tutto cambia, anche se è una semplice puntura di zanzara!
Sicuramente certi dolori possono essere evitati, altri sono inevitabili, e poi ci sono i dolori psicologici (di cui non mi occuperò qui oggi e a cui ho accennato qualche settimana fa parlando di disagio durante il webinar con Aequabilitas https://elenafossati.wordpress.com/2020/07/30/serate-di-formazione-e-consapevolezza-con-aequabilitas/).

La Mindfulness e la Meditazione mi stanno aiutando a comprendere, accogliere, il dolore per non entrare nel cortocircuito della sofferenza (che approfondirò).

Comprendere il problema-dolore: il dolore dato dalla frattura, la tensione muscolare, il movimento e la paura del muovermi… Un interessante ciclo che aumenta il dolore stesso.

OSSERVO IL MIO PENSIERO SUL DOLORE …
STO CON LA MIA SITUAZIONE,
che conosco e non sarà cronica (un altro argomento è il dolore cronico, che trova comunque beneficio da queste metodologie e di cui vi scriverò, ma non ora…).

Il dolore è un dato di fatto, un’altra cosa è la sofferenza, tematica approfondita circa 2500 anni fa da Buddha con un discorso sulle DUE FRECCE; trattato anche dalla Bibbia; trattato dalla medicina (ho fatto un corso ECM qualche mese fa! E in pronto soccorso mi hanno fatto riflettere le parole dette staff medico che mi ha accolto: “quanto dolore sente da 1 a 10?”, applicando la scala del dolore).

Ecco qui il discorso del Buddha sulle due frecce.
“Meditatori, sia l’uomo ignorante che l’uomo saggio che percorre il sentiero percepiscono sensazioni piacevoli, spiacevoli e neutre. Ma qual’è la differenza tra i due, ciò che li caratterizza?
Facciamo l’esempio di una persona che, trafitta da una freccia, ne riceva una seconda, sentendo quindi il dolore di entrambe le ferite. Ecco, la stessa cosa accade quando un ignorante, che non conosce l’insegnamento, viene a contatto con una sensazione spiacevole e – come reazione – si preoccupa, si agita, piange, grida, si batte sul petto, perde il senso della realtà. Quindi egli fa esperienza di due dolori: quello fisico e quello mentale. Gravato dalla sensazione spiacevole, reagisce con avversione e, con questo atteggiamento, inizia a creare in sè un condizionamento di avversione.
Infatti, quando prova queste sensazioni negative, egli cerca il diletto in qualche sensazione piacevole, perchè – da persona ignorante quale è – non sa rispondere correttamente ad una sensazione spiacevole se non cercando riparo nel piacere dei sensi. E quando comincia a godere di un piacere, allora comincia ad instaurarsi in lui un condizionamento al desiderio, alla bramosia.
Egli è completamente inconsapevole di come vadano le cose, non sa cioè che le sensazioni sono impermanenti, non sa quale sia l’origine della bramosia verso di esse, non conosce il pericolo che rappresentano, e non sa quale sia la via per non esserne schiavi.
Questa sua incapacità crea dentro questo tipo di uomo un condizionamento di ignoranza. Provando sensazioni piacevoli, spiacevoli o neutre, l’ignorante, rimanendone condizionato, lontano dalla verità, è soggetto alla nascita, alla morte, alla vecchiaia, ai turbamenti, alle sofferenze, alle negatività. L’ignorante è così destinato all’infelicità.
Invece l’uomo saggio, che percorre la via della verità, quando prova una sensazione spiacevole, non si preoccupa, non si agita, non piange, non urla, non si batte il petto, non perde il senso della realtà.
È come chi venga trafitto da una sola freccia e non da due, percependo solo un tipo di sensazione spiacevole, quella fisica e non quella mentale. Colpito così da questa sensazione, non reagisce con avversione, e così non si forma in lui un condizionamento all’avversione. Inoltre non cerca rifugio in una sensazione piacevole per sfuggire quella spiacevole che sta vivendo. Egli sa, da persona saggia che è sulla via della verità, come ripararsi dalla sensazione sgradevole senza cadere nel piacere dei sensi. Così evita di creare un condizionamento di bramosia e desiderio. Egli comprende la realtà così come essa è effettivamente, del perenne sorgere e passare delle sensazioni, di quale sia l’origine della bramosia verso esse, del pericolo che essa costituisce e del modo di uscirne. Avendo dunque la perfetta e completa comprensione della realtà, egli non permette che si formino in lui questi condizionamenti di ignoranza.
Quindi il meditante impara a rimanere equanime e distaccato qualora si manifestino sensazioni piacevoli, spiacevoli e neutre. Così facendo, chi cammina sulla via del retto insegnamento, rimane distaccato anche dalla nascita, dalla vecchiaia, dalla morte, dai turbamenti, dalle sofferenze e dalle negatività. Egli è equanime davanti a tutte le sofferenze. Questa è la differenza tra il saggio e l’ignorante.
L’uomo saggio, concretamente addestrato nella pratica del retto insegnamento, rimane equanime di fronte alle sensazioni gradevoli e sgradevoli che sorgono nella sua persona”.

Discorso del Buddha

E poi c’è il racconto di Giobbe e della sua esperienza con il dolore e con la sua Fede; da questo libro “il popolo scelto” iniziò a vedere il dolore, la sofferenza come un mistero e non più come un castigo.

1 Allora Giobbe rispose al Signore e disse:
2 Comprendo che puoi tutto
e che nessuna cosa è impossibile per te.
3 Chi è colui che, senza aver scienza,
può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento
cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
4 «Ascoltami e io parlerò,
io t’interrogherò e tu istruiscimi».
5 Io ti conoscevo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti vedono.
6 Perciò mi ricredo
e ne provo pentimento sopra polvere e cenere.

Giobbe 42,1-6

E poi in medicina c’è l’‘’Ospedale Senza Dolore’’, dove si intende un ospedale che effettua in modo sistematico la rilevazione del dolore, sia acuto che cronico e dove il dolore è sistematicamente curato, ridotto ed eliminato. Il dolore viene considerato come un sintomo che è pericoloso occultare e che potrebbe essere controllato nel 90% dei casi. Nel Giugno 2001 il ministero della salute elaborò le “Linee Guida per un Ospedale Senza Dolore” (GU del 29 giugno 2001) evidenziando:
Strumenti per il monitoraggio del dolore
Strumenti per la rilevazione del dolore
Trattamento del dolore con protocolli di trattamento, farmaci oppioidi, strutture specialistiche di terapia del dolore e cure palliative; tecniche e prassi di medicina complementare/non convenzionale (agopuntura), tecniche psico-comportamentali (tecniche di rilassamento, artiterapie, mindfulness, visualizzazione,…)

“Quando riusciamo a lavorare solo con il dolore acuto presente e non con la memoria di un dolore passato o con l’anticipazione di un dolore futuro, il dolore è diminuito dei 2/3”

(M. Erickson)

Sul mio canale Insight Timer ho aggiunto in questi giorni una Pratica sul Dolore

Se vuoi puoi praticare con me!

#BuoniGiorni

Elena

Buona Notte

Cari Bambini e Bambine e Cari Genitori,

Buona Notte!

Cosa significa per voi Buona Notte? E per i vostri bambini?

Con Monica abbiamo giocato con le luci e con le ombre: ma cosa accade prima di dormire?

Vi ricordate quando eravamo bambini? E oggi come ci addormentiamo?

Qual è la nostra “ritualità” prima di dormire?

E quella dei nostri bambini? E Con i nostri bambini?

Come salutiamo il mondo per andare nel “mondo del sogno”? Certo questi mesi hanno modificato la nostra tabella e i nostri orari (forse)… ma come ci apprestiamo ad entrare nella notte è importante! Per tutti, non solo per i più piccoli…

Facciamo fatica a salutare le attività della vita quotidiana?

Facciamo fatica ad addormentarci?

La mente quando ci corichiamo si riempie di pensieri, preoccupazioni… Così accade, spesso, anche ai nostri bambini… con le loro preoccupazioni…

Non lasciamo la TV accesa per eliminare i pensieri… ma lasciamoci portare dalle immagini creative della nostra immaginazione, della nostra mente, se vogliamo farci portare nei sogni dalle immagini ….

E allora potremmo immaginarci in un paesaggio bellissimo, che ci piace, che conosciamo o che inventiamo…. e nel cielo intravedere un puntino … che si avvicina, sembra una bolla, come una bolla di sapone, una di quelle che ci ha fatto fare Monica nei giorni scorsi….

La bolla si avvicina, è bellissima e diventa sempre più grande e quando è vicina a noi, notiamo che essa è grande tanto quanto noi…

Arriva a terra, la possiamo osservare e toccare… sentire, annusare… e magia… possiamo anche entrarci… e accomodarci in piedi, seduti, sdraiati; ci stiamo benissimo, si sta bene dentro di lei: calda al punto giusto, di un materiale che ci piace, del colore che ci piace,… possiamo starci da soli o con qualcuno…. E …. magia… possiamo iniziare a volare con lei nel cielo… e andare a visitare posti magnifici, che non conosciamo, che vorremmo vedere,… posti fantastici … e allora andiamo … andiamo con lei …. andiamo nei sogni!

#BuonaNotte

Elena

Martedì: andiamo alla ricerca del bello. Prepararsi alla Fase 2

Il concetto di bellezza è soggettivo e influenzato dalla propria cultura, tradizione, periodo storico. penso che questa esperienza ci abbia modificato il concetto di bellezza oppure abbiamo ritrovato nelle bellezza alcune energie.

In molti hanno scritto e poetato sulla bella bellezza, della natura, della persona… per alcuni la bellezza è ovunque, per altri invece non esiste nemmeno!

Cosa è bello per te? 

Dedichiamoci in questa giornata al bello a partire da noi e piano piano aprendoci verso ciò che è vicino e lontano da noi e mi piacerebbe che condividessimo sui nostri gruppi social… ovunque tre cose, frasi, pensieri sul bello sulla bellezza… 

Come hanno fatto questi umani e donne (per esempio)! 

Ogni cosa ha la sua bellezza, ma non tutti la vedono.

Confucio

La bellezza salverà il mondo.

Fëdor Dostoevskij

La bellezza inizia nel momento in cui decidi di essere te stesso.

Coco Chanel

La bellezza di una donna deve essere vista nei suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il luogo in cui risiede l’amore.

Audrey Hepburn

Lascia che la bellezza di ciò che ami sia ciò che fai.

Gialal al-Din Rumi (inviatami ieri dalla mia collega Marta)

Pensa a tutta la bellezza che ancora ti circonda e sii felice.

Anna Frank

Ora aspetto te…

#BuoniGiorni

Elena

Approfondimenti: 

Una danza… https://elenafossati.wordpress.com/2019/11/20/go-in-beauty-vai-in-bellezza/

Un articolo della collega marta sul larice… https://elenafossati.wordpress.com/2017/11/23/larice-bellezza-luce-profumata-doro/ 

Un articolo sulla terza età …. https://elenafossati.wordpress.com/2017/10/25/terza-eta-bella-eta/

È bello perchè … https://elenafossati.wordpress.com/2020/04/22/giornata-della-terra-earthday-2020/ 

PREPARARSI ALLA FASE 2

Ammetto che il cambiamento che ci aspetta mi sta facendo riflettere e mi voglio occupare in questi giorni che abbiamo ancora di Quarantena, Fase 1, per ben prepararmi alla Fase 2 (anche se dal punto di vista professionale credo di avere capito che molto probabilmente potrò riprendere solo con le terapie 1:1).
Il fatto che credo di avere capito, significa che alcune cose non mi sono molto chiare e a voi?

Mi voglio inoltre occupare di questi preparativi, perchè tutti noi che abbiamo vissuto la FASE 1, nel rispetto e nell’attenzione… ora dovremo dare ancor più il segnale di Rispetto e attenzione… Potrebbe esserci una Re-Azione e andare oltre a questa “libertà di azione maggiore” provocando caos, perdendo confini e il rispetto dei limiti!

Ecco il motivo per cui voglio prepararmi e vi invito questa settimana a prendere i tempi e gli spazi per comprendere e fare pratica per entrare in questo nuovo periodo che sarà per tutti noi nuovo!

Leggevo oggi un articolo di Susanna Tamaro:

https://www.corriere.it/pianeta2020/20_aprile_26/natura-si-ribellata-ora-riattiviamo-capacita-distinguere-bene-male-6b0f14f2-86de-11ea-9b77-4fc0668b38e0.shtml

La mia Agenda della Settimana:

Lunedì: Trova il tuo rifugio… per bambini e per adulti… 

Ho la fortuna di avere il mio rifugio non solo per la mia anima, ma anche per il mio corpo. Vivo in una CasaClimaGoldNature con un equilibrio tra bellezza, ambiente e ben-essere.  https://www.lospazio.org/abitare/abitare/Home.html

Martedì: Andiamo alla ricerca del bello, della bellezza…

Susanna Tamaro nell’articolo afferma: 

“Sia la bellezza della natura sia quella dell’ambiente culturale creato dall’uomo sono manifestamente necessarie per mantenere l’uomo fisicamente e spiritualmente sano.”

Susanna Tamaro, Corriere della Sera, Planet 2020

Mercoledì: Giornata Internazionale della Danza… Dedichiamoci un tempo, attraverso questa arte del corpo, del movimento per lasciare andare e per mantenere… (pomeriggio Merenda Yoga con Elisa… anche lo yoga è una danza).

Giovedì: Vai a osservare questi giorni… e inizia a sintonizzati sul qui e ora … (nel pomeriggio puoi praticare Yoga con Maurizio).

Venerdì 1 maggio: una particolare celebrazione quest’anno. È il momento per riflettere per discernere … perchè nel fine settimana abbiamo da decidere cosa tenere e cosa lasciare andare… 

#BuoniGiorni

Elena

IN MOVIMENTO

Un venerdì in Movimento, per prepararci al fine settimana!

Uno spazio con il Fisioterapista a casa con Nicolò. Oggi Nicolò ci farà fare della ginnastica posturale per la schiena e il core.

Con me (Elena) DanzaMovimentoTerapia e con-tatto: è molto importante entrare in relazione con nostro il nostro corpo. Attraverso la DanzaMovimentoterapia e la consapevolezza del con-tatto entreremo in una relazione corporea con il nostro movimento.
La pratica è adatta per tutte le età, anche ai bambini insieme ai loro genitori.

Sabato ci ritroveremo in Skype per MediTiAmo!? dalle 18:00 alle 18:45.
Per motivi di sicurezza pur mantenendo l’evento gratuito e per tutti, non divulgheremo più i link sui canali social, ma ve li invieremo dopo vostra conferma di presenza, scrivendoci ed esprimendo il vostro interesse ad aderire agli incontri.

Domenica uno spazio di Danze Sacre e Meditative con Marta riunirà un gruppo di “Donne di Danza” da tutta Italia per un momento di meditazione con la danza, dedicata a tutti noi che in questo momento stiamo vivendo a livello mondiale questa situazione.

#BuoniGiorni

Elena

Riflessioni sulla presenza e consapevolezza

Sabato pomeriggio, mentre vivevamo sulla piattaforma Zoom un momento di pratica di meditazione e Mindfulness con un gruppo di partecipanti (inserito nelle iniziative di “Lo Spazio”), abbiamo avuto una atroce esperienza con due hacker che si sono inseriti con filmati raccapriccianti.
Dopo essere riuscita a bloccare il tutto, ma per qualche secondo il tutto è rimasto online e ahimè ha creato traumi e disagi nel persone (ho fatto denuncia a Polizia Postale e ora come principio mi vedrà impegnata anche su questo fronte….), abbiamo proseguito nella meditazione.
Ogni partecipante ha vissuto questa situazione in modo personale e diverso… Mi spiace per tutti i presenti, ho scritto ai diversi gruppi per cercare di rimanere collegati e per stare vicina a tutti, spero di avervi raggiunto.
Ora ovviamente per il rispetto di tutti partecipanti, per il disagio creato e anche ora per la paura di rivivere la stessa esperienza nuovamente, i prossimi incontri di meditazione saranno spostati su un’altra piattaforma, perché penso che molti non si sentiranno più sicuri (anche se probabilmente non ci accadrà più!).

Questa esperienza mi è servita per riflettere sulle situazioni impreviste gravi che la vita ci porta e quando questi momenti arrivano noi dobbiamo trovarci pronti a rispondere e non a reagire (stress)*, con consapevolezza e compassione verso di noi e anche verso gli altri (anche se a volte è molto difficile).

Questa esperienza mi è servita per riflettere su quanto il nostro punto di vista, la nostra risposta, lo stare in quel momento “modifichino” il vissuto del momento stesso.
Ne “Il Libro della Gioia” di Gyatso Tenzin (Dalai Lama),Desmond Tutu,Douglas Abrams, i due protagonisti nei loro dialoghi parlano della gioia pur avendo, entrambi, molto sofferto: l’uno con la fuga dal Tibet e un esilio interminabile, l’altro con la lotta all’apartheid e con il tumore alla prostata ormai incurabile. Entrambi hanno ricevuto il Nobel per la pace. I due amici provenienti da “mondi diversi” raccontano quello che hanno appreso nella battaglia della vita. Entrambi concordano che avremmo bisogno di un «amore incondizionato per l’intera umanità, quale che sia l’atteggiamento altrui verso di noi» e affermano che «i nostri nemici sono pur sempre fratelli e sorelle e meritano anche loro il nostro affetto: dovrai resistere alle azioni dei tuoi nemici, ma puoi amarli come fratelli e sorelle».
Il Dalai Lama sottolinea che per conseguire la gioia non serve solo allenare la mente con la meditazione, ma occorre renderla immune: “l’immunità mentale rende meno suscettibili a pensieri e sentimenti negativi”. Desmond Tutu ci invita a «confidare nell’amore di Dio che ti avvolge e ti vuole pieno di gioia».

Il Dalai Lama evidenzia l’importanza di vedere le tragedie come un’opportunità e Desmond Tutu ci invita a guardare con «l’occhio di Dio»
Ripreso da https://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_13/maestri-felicita-4b362b28-9120-11e6-ac33-c191fa0a3477.shtml e dal “Il libro della gioia” ed. Garzanti

*”Non c’è nessun farmaco che possa renderci immuni allo stress e al dolore, che sia in grado di risolvere magicamente i problemi della nostra vita e di guarirci. Muoverti verso la guarigione e la pace interiore richiede uno sforzo cosciente da parte tua. Significa imparare a lavorare proprio con quello stress e quel dolore di cui vuoi liberarti”.

(pag. 18) Jon Kabat-Zinn, Vivere momento per momento.


Lo stress, gli eventi imprevisti sono componenti della vita e non possiamo sottrarci, né predirli spesso o evitarli. Sicuramente è utile evitare i dolori e disagi inutili, ma sfuggire ai problemi come strategia abituale porta alla moltiplicazione dei problemi stessi. I problemi, gli imprevisti,… non scompaiono, scompare, diminuisce la nostra capacità di crescere, di cambiare e di guarire.
In questo periodo in cui si parla di barche e naviganti anche Jon Kabat-Zinn ci parla di navigazione: navigare nella vita, come naviganti che orientano la vita, attraversando il problema, servendosi del problema stesso e sintonizzandosi con l’esperienza. E quando si naviga, non si naviga sempre con il sole e il vento in poppa…


“Il buon marinaio impara a leggerle attentamente e a rispettarne la potenza. Se è possibile, evita la tempesta; ma, se non è possibile e ci si trova in mezzo, sa quando è il momento di ammainare le vele, serrare i portelli, gettare l’ancora e aspettare che la burrasca si acquieti, tenendo sotto controllo quello che è controllabile e lasciando andare il resto. Il marinaio, per sviluppare le capacità occorrenti in queste circostanze, ha bisogno di addestramento, pratica e molta esperienza. Sviluppare le capacità occorrenti per affrontare efficacemente le varie condizioni atmosferiche della tua vita è precisamente lo scopo dell’addestramento all’arte di vivere consapevolmente”. (ibidem pag. 20)

Ecco che con la pratica di Mindfulness e di Meditazione si affronta un tema importante: la padronanza delle situazioni di importanza fondamentale per lo stress. Nel mondo sono attive forze che sono per noi del tutto incontrollabili e altre sono per noi al di là del nostro controllo, ma non lo sono in realtà.
“La capacità di influire sulle circostanze della nostra vita dipende in larga misura da come vediamo le cose. Le convinzioni che abbiamo su noi stessi, e il modo in cui vediamo il mondo e le forze che agiscono in esso influiscono su ciò che ci appare possibile o meno, su quanta energia abbiamo a disposizione per agire e sulle scelte che indirizzano l’uso della nostra energia”. (ibidem pag. 21)

La preoccupazione del controllo va da piccoli episodi di vita a grandi e importanti episodi, per cui non è facile riassumere la gamma delle esperienze che ci mettono a disagio, che ci provocano dolore, che alimentano il senso di paura, insicurezza e impotenza.
“Se dovessimo farne un elenco, esso comprenderebbe certamente la nostra vulnerabilità e mortalità. Potremmo includervi anche la tendenza collettiva dell’umanità alla crudeltà e alla violenza, nonché l’immensa mole di ignoranza e avidità, illusione e inganno che governa le nostre azioni e le azioni umane in generale”. (ibidem pag. 23)

La Mindfulness, la Meditazione ci portano a analizzare, a studiare, come direbbe Kabat-Zinn “l’arte dell’intera catastrofe della vita” con noi (dove catastrofe non significa disastro: significa piuttosto la pregnante enormità dell’esperienza del vivere)
Imparare, allenarsi in uno spazio sicuro questa arte di consapevolezza

“affinché le tempeste della vita, invece di toglierci forza e speranza, ci insegnino a vivere, a crescere e a guarire, in questo mondo fluido, mutevole e a volte doloroso. Quest’arte ci impone di imparare a guardare noi stessi e il mondo in modo nuovo, e a lavorare con il nostro corpo, con i nostri pensieri, con le nostre emozioni e percezioni in modo nuovo; e ci richiede di imparare a ridere un po’ di più (anche di noi stessi), cercando nello stesso tempo di conservare il nostro equilibrio il più possibile”. (ibidem pag. 24)

Vi invito quindi a proseguire con la meditazione, la preghiera, le vostre pratiche/attività secondo la vostra modalità di declinare la vostra dimensione spirituale (ognuno di noi ha una sua dimensione spirituale che ha bisogno di essere nutrita).

Noi mediteremo ancora insieme, avrete informazioni su come proseguiremo con le pratiche e le attività in diretta e non arretreremo di fronte a coloro che vogliono compromettere l’interdipendenza, come mi ha consigliato un caro docente di equilibrio emotivo (Fabio Fassone).

#BuoniGiorni

Elena

Go in Beauty, Vai in Bellezza

Sabato abbiamo danzato gli alberi al ritmo della terra, una terra di novembre, bagnata dalla pioggia, scura, silenziosa… e ci siamo salutate portando il bello di noi!

Il cerchio di Donne di Danza. Foto di E.F.

In questi giorni, la musica e il testo di questo brano di Mirabai Ceiba, danzato condotte da Marta Montorfano, risuona ancora in me!

Go in Beauty di Mirabai Ceiba; Album Awakened Earth

Go in Beauty

Peace be with you

Until we meet again

In the light of our hearts

May peace prevail on earth

Go in Beauty

Peace be with you

Until we meet again

In the light of our hearts

May peace prevail on earth

Go in Beauty

Peace be with you

Until we meet again

In the light of our hearts

May peace prevail on earth

Il centro, simbolo del centro del cerchio di danze. Realizzazione Marta Montorfano. Foto di E.F.

Traduzione:

Vai in bellezza

La pace sia con te

Fino a quando ci incontreremo di nuovo

Alla luce dei nostri cuori

Possa la pace regnare sulla terra

Vai in bellezza

La pace sia con te

Fino a quando ci incontreremo di nuovo

Alla luce dei nostri cuori

Possa la pace regnare sulla terra

Vai in bellezza

La pace sia con te

Fino a quando ci incontreremo di nuovo

Alla luce dei nostri cuori

Possa la pace regnare sulla terra

Andate in bellezza e che la pace sia con noi!

#BuoniGiorni

Elena