Ci siamo incontrati su #Houzz e oggi lo presento anche a voi: #Renato Bugiotti

Ho visto le sue opere su Houzz e cosi mi sono chiesta perchè non contattarlo?

Eccolo:

Sono nato nelle Marche, ma vivo da sempre a Orosei, in Sardegna, un paese a due passi dal mare.

Le mie opere mi vengono ispirate dai materiali che utilizzo, soprattutto quelle in radica. Infatti le radici del legno hanno sempre delle forme particolari che una volta tagliate mi raccontano ciò che vogliono esprimere.

Sono nato in mezzo alle pietre, (mio nonno è stato il primo cavatore a Orosei) e da qui deriva l’utilizzo delle pietre naturali, soprattutto il Marmo e il Granito di Orosei.

Le mie creazioni spaziano anche tra i vari metalli, ma preferisco l’acciaio.

Questo è il mio sito: www.renatobugiotti.com

 

 

 

“Esplora il fascino della materia Renato Bugiotti, artista e artigiano del metallo che con il sapiente uso di più lavorazioni ottiene oggetti artistici carichi di carisma. Originario di Fossombrone in provincia di Pesaro e Urbino, trasferito in Sardegna nel centro di Orosei dall’età di due anni, Renato cura e sviluppa da sempre la personale sensibilità artistica, apprendendo ed affinando più tecniche di lavorazione. Produce oggetti le cui forme, colori e superfici coinvolgono più sensi di percezione in cui l’acciaio, lavorato e sagomato, è posto in relazione con altri materiale durevoli. Sono oggetti pensati per integrarsi nell’ambiente, per accordarsi all’arredo donando suggestioni di pregiata unicità e che Renato espone in mostre collettive e fiere”

Nato nel 1972 a Fossombrone, in provincia di Pesaro-Urbino. All’età di

due anni, nel 1974, si trasferisce in Sardegna, a Orosei, dove vive

tuttora. La formazione artistica e la grande voglia di scoprire e di

mettersi in gioco lo portano ad avvicinarsi al mondo del design e ad

apprendere nuove tecniche fino a farlo divenire nel tempo una

professione. Il suo linguaggio incentra la sua espressività sul contrasto

e sulle possibili relazioni tra varie e possibili componenti materiche.La

capacità di riunire elementi variegati a diversi livelli permette all’artista

l’utilizzo di materiali molto diversi tra loro. Tra quelli più utilizzati spicca

il Marmo di Orosei per le particolari caratteristiche e la peculiare

colorazione. Nelle creazioni vi è un accostamento tra le freddezze

marmoree, il calore del legno e la forza dell’acciaio che si fondono in

opere armoniose dalle quali traspare una dimensione espressiva e

comunicativa.

#Lo Spazio, #Italianmarinepainter e #Fabriano cos’hanno in comune?

Un’iniziativa di cui vi lascio solo una piccola immagine e i dettagli tra pochi giorni…

 

manifesto A4

 

Intanto che cos’è:

tratto da https://fabriano.com/it/438/the_big_draw

Visita The Big Draw 2017

The Big Draw è un ente di beneficenza che promuove annualmente una campagna per il disegno quale linguaggio universale di apprendimento, espressione e invenzione. Questo si traduce in un grande festival di disegno con migliaia di attività, per lo più gratuite, che collegano persone di tutte le età con musei, artisti, spazi pubblici e privati. The Big Draw è pensato per chi ama disegnare, per gli appassionati che non lasciano la matita nemmeno in età adulta, ma è anche, e soprattutto, per chi è convinto di non poter disegnare… e si sbaglia! The Big Draw nasce in Inghilterra e raduna ogni anno 300.000 persone solo in territorio inglese, ma l’obiettivo è molto più grande: espandere la giornata del disegno in tutto il Mondo.
Fabriano sostiene il Festival del disegno portando il Big Draw in Italia

 

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Cos’è Big Draw

Amiamo il Disegno!

The Big Draw è un ente di beneficenza che promuove annualmente una campagna per il disegno quale linguaggio universale di apprendimento, espressione e invenzione. Questo si traduce in un grande festival di disegno con migliaia di attività, per lo più gratuite, che collegano persone di tutte le età con musei, artisti, spazi pubblici e privati.

The Big Draw è pensato per chi ama disegnare, per gli appassionati che non lasciano la matita nemmeno in età adulta, ma è anche, e soprattutto, per chi è convinto di non poter disegnare… e si sbaglia!

The Big Draw nasce in Inghilterra e raduna ogni anno 300.000 persone solo in territorio inglese, ma l’obiettivo è molto più grande: espandere la giornata del disegno in tutto il Mondo.

Fabriano sostiene il Festival del disegno portando il Big Draw in Italia.

 

 

 

 

#Lo Spazio di #Elena Fossati e #Italianmarinepainter ovvero io# Antonella Natalis…siamo parte di questo progetto superlativo !

Come?

Presto comunicazioni per voi!

 

Antonella Superfuonecessario.it

 

Da oggi sono a #Firenze. Simultanea Spazi d’Arte espone il mare #Italianmarinepainter

Un’offerta allettante: essere presente a Firenze.

Una Galleria in centro e un tema provocatorio e rinfrescante: “Il mare… a Firenze”

 

Vi aspetto!

Antonella – Italianmarinepainter

 

Simultanea Spazi d’Arte

Il mare…a Firenze

 

 

Giuseppe D’Auria / DadaRò / Paolo Lantieri / Franco Margari

Antonella Natalis / Massimo Rivenci / Davide Sigillò / Giovanna Sparapani

 

Dal 21 luglio al 4 agosto

 

 

Opening venerdì 21 luglio ore 18

 

Via San Zanobi 45 rosso – Firenze

 

 

Il programma espositivo di Simultanea Spazi d’Arte, realtà curatoriale ideata e diretta da Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, entrambe storiche e critiche d’arte, si conclude, prima della pausa estiva, con una mostra dedicata al mare, con le sue luci, i colori e le molteplici suggestioni. Le opere degli otto artisti chiamati ad esporre – Giuseppe D’Auria, DadaRò, Paolo Lantieri, Franco Margari, Antonella Natalis, Massimo Rivenci, Davide Sigillò e Giovanna Sparapani – offrono diverse chiavi di lettura del tema marino, spaziando da un’interpretazione ora più vicina alla tradizione romantica della pittura di paesaggio – con accenti che vanno dal pittoresco al sublime – ora più incentrata sulla trasfigurazione in chiave onirica o astratta del dato naturalistico. Tempestoso, sereno, oscuro, luminoso, reale, immaginario, vissuto, sognato: diversi modi di raccontare il mare, esplorandone tutte le sfumature liriche, simboliche e surreali.  Tratto comune agli artisti coinvolti è la presenza costante di questo soggetto nel loro immaginario, anche se non esplicitamente espresso ma soltanto evocato nei rapporti di luce e colore. Si passa da cicli espressamente dedicati, come le fotografie di Massimo Rivenci (Horizon Time) e Giovanna Sparapani (Aspettando l’estate), alle opere pittoriche di Antonella Natalis e Davide Sigillò, artisti dediti quasi esclusivamente al tema marino. Da qui si procede con i colori e le atmosfere mediterranee di Paolo Lantieri, le trasposizioni astratte di Franco Margari, le sintesi geometrico – cromatiche di Giuseppe D’Auria e le creazioni oniriche della ceramista Daniela Iris Romano, in arte DadaRò. Una mostra che si propone, come espresso dal titolo, di “portare il mare a Firenze”: un’ipotesi insostenibile che lo sguardo dell’arte rende però possibile!

La mostra, con inaugurazione venerdì 21 luglio alle ore 18, si protrarrà fino al 4 agosto e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00.

 

Simultanea Spazi d’Arte

Spazio curatoriale, Ass. artistico – culturale

via San Zanobi 45 rosso, 50129 Firenze

simultanespazidarte.blogspot.com       simultaneaspazidarte@gmail.com

 

Fb: Simultanea Spazi d’Arte e Simultanea Spazi d’Arte (Official English and Spanish)

Twitter: arte@simultanea   Instagram: simultaneaspazidarte

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Nato a Torre Annunziata (Napoli), Giuseppe D’Auria si dedica alla ricerca artistica dal 1961. Fino al 2008 è stato docente di discipline artistiche presso l’I.S.A. De Chirico di Torre Annunziata. Tra le attività più importanti: Gran Premio Internazionale della Stampa, Milano, 1975; Goethe Institut, Arti minime, Napoli, 1976; Rassegna Internazionale d’Arte pro UNICEF, Ercolano, 1986; Omaggio a Caravaggio, Malta, 1987/88; International Art Competition, New York, 1988. Tra le numerose mostre personali si ricordano: Sala degli Specchi, Centro Letterario del Lazio, Roma; Galleria L’Ariete, Bologna; Centro Studi Neapolis, Torre Annunziata; Atelier 147, Torre Annunziata; Galleria del Candelaio, Firenze; Gruppo Donatello, Firenze; Chiostro di San Francesco, Sorrento; Giffoni, Valle Piana; Studio Timi, Bovino; Variety, Galleria Spazio Porpora, Milano; Archipelago, Galleria The Ballery, Berlino. www.artedauria.it

 

Daniela Iris Romano, in arte DadaRò, è nata a Heidelberg, in Germania, nel 1960.  La sua formazione artistica avviene prevalentemente nel campo della ceramica, sia nell’ambito della produzione artigianale di tradizione sia nell’approfondimento delle tecniche ceramiche, seguendo maestri ceramisti come Ute Grossmann e Luca Tripaldi. Dal 2010 risiede a Conversano (Ba), dove vive e lavora. Nelle sue opere la terra dialoga con elementi trovati in natura, creando così riflessioni a metà tra il fantastico e il reale, luoghi di scoperta, di ascolto, di energia da utilizzare. Per la realizzazione delle sue opere DadaRo utilizza vari impasti ceramici, come porcellana, semirefrattario e gres, e diverse tecniche, come il Raku e le alte temperature. http://atelierdadaro.altervista.org/

 

Paolo Lantieri è nato a Messina e ha studiato all’Accademia di Brera a Milano. Risiede a Firenze, dove ha frequentato la scuola di Primo Conti all’ Accademia di Belle Arti e si è laureato in Architettura. Attivo sin dagli anni Sessanta, ha partecipato alle fiere di Bari, Palermo, Milano, Firenze, Vicenza, Padova, New York, Gent. Nel 1998 gli è stata assegnata la medaglia d’oro al III Salon des Arts en Méditerranée a Bastia, in Corsica, ed è stato invitato alle manifestazioni fiorentine Firenze oggi – arte in galleria, Novecento – i temi della tradizione figurativa, XIV Premio Firenze . Suoi lavori sono pubblicati su Arte Mondadori, sul Catalogo dell’Arte Moderna Italiana (Mondadori) e sul catalogo Ecom del 2000. www.paololantieri.com

 

Franco Margari vive e lavora a Firenze. Dopo un’esperienza in campo grafico, in cui ha sperimentato le tecniche incisorie, da vent’anni si dedica esclusivamente alla pittura. Presente in diverse fiere in Italia e all’estero, ha partecipato a numerose mostre collettive e presentato diverse personali, tra cui si ricorda nel 2004 al Museo Diocesano di Firenze, al Concorso Internazionale di Firenze (primo Premio Fiorino d’oro) e la mostra al Consiglio Regionale della Toscana. Il pittore ha partecipato, inoltre, alle Fiere d’Arte di Strasburgo, Pordenone, Padova, Reggio Emilia, Udine e Roma. Numerose sono le presenze in collezioni pubbliche. www.margarifranco.com

 

 

Nata a Milano (1971), Antonella Natalis si è formata nell’ambito della grafica pubblicitaria e dal 2004 lavora come consulente d’immagine e di comunicazione per alcune aziende milanesi. Si dedica alla pittura dal 2005, in un percorso che, iniziato con l’astrazione, l’ha vista recuperare progressivamente la realtà, incentrando la sua ricerca esclusivamente sul tema marino. Dal 2013 ad oggi, quaranta sue opere riunite nel ciclo aMARE sono esposte in permanenza presso La Limonera di Rovellasca (Co).  Ha esposto, inoltre, a Milano, Rimini e a Villa Bagatti Valsecchi di Varedo (MB), nell’ambito del concorso EXPOARTEITALIANA con la partecipazione in giuria di Vittorio Sgarbi. Nel 2013 ha aperto il blog www.superfluonecessario.it , un contenitore di idee e creazioni personali dove sono raccolte sia le immagini delle opere che le iniziative a cui ha preso parte.  www.italianmarinepainter.com

 

 

Nato a Padova, Massimo Rivenci inizia a lavorare come fotografo professionista in ambito pubblicitario; negli ultimi anni, la sua attività ha assunto un indirizzo artistico, partecipando a mostre collettive e personali sia in Italia (Treviso, Padova, Vicenza, Roma, Brescia) che all’estero (Germania). La sua ricerca è documentata in diverse pubblicazioni, come il CAM 52 (ed. Mondadori), la rivista Archivio, Italiani, catalogo d’arte contemporanea a cura di Vittorio Sgarbi (EA Editore) e l’e-book Art & Visual Culture 1100-1600: Medieval to Renaissance, promosso da Open University (ed. Kim W. Woods).   www.massimorivenci.com

 

Nato a Firenze (1978), Davide Sigillò ha iniziato a dipingere e disegnare sin da bambino. Giovanissimo, frequenta corsi di fumettistica e segue attentamente lo studio degli impressionisti francesi, rivolgendosi quindi alla produzione di Monet, Cezanne, Gaugin, Renoir. L’amicizia durata qualche anno con il maestro Sergio Scatizzi sono stati per lui di grande stimolo creativo e nutrimento artistico. Nel 2012 dipinge l’altare della Chiesa del Corpus Domini in Firenze, con 12 tavole disposte tra altare centrale e battesimale, opere poi spostate nel settembre 2014 in  altre chiese del nord Italia. Dal 2006 tiene varie mostre nella sua città e in Italia. Compie vari viaggi all’estero e per un periodo si trasferisce in Belgio. Numerose le mostre realizzate in questi anni, soprattutto in Toscana.  www.davidesigillo.eu

 

Giovanna Sparapani, laureata in Storia della Critica d’Arte a Firenze, da oltre un decennio si dedica alla ricerca in campo fotografico partecipando con i suoi lavori a mostre collettive e personali.  Ha esposto a Firenze, Fiesole, Milano, Livorno, Pontremoli, Prato, Bagno a Ripoli, Campiglia Marittima, Certaldo, Impruneta, Lastra a Signa, Pietrasanta, Piombino, Pomarance, Pontassieve, Volterra, Zyrardow in Polonia, La Costa in Argentina. www.giovannasparapani.it

 

 

 Per ulteriori info:

 

http://www.firenzetoday.it/eventi/il-mare-a-firenze-simultanea-spazi-arte.html

 

 

 

Artigianato e design tutto al femminile: #Livyng Ecodesign

Federica e Giulia ci raccontano di Livyng Ecodesign,

una neo-impresa nata nel 2015 nelle campagne Faentine.

 

Queste due ragazze, hanno creduto nei loro sogni, inventandosi un lavoro fuori dall’ordinario. Le loro vite precedenti sembrano

ormai un lontano ricordo.

I giorni in cui Federica indossava eleganti camicie per adempiere al suo ruolo di consulente aziendale

sono stati trasformati in giorni in cui una comoda tuta da lavoro, unita ad estro e creatività, scandiscono un tempo di vita diverso

e più appagante.

Giulia invece ricorda con affetto i suoi dodici anni trascorsi nell ufficio tecnico di un’azienda di stampaggio di

materie plastiche nel settore dell’arredo, così come descrive quella sensazione che l’ha spinta ad attuare un radicale cambio di

vita: il voler un mondo diverso, con meno plastica, un mondo con meccanismi legati al consumo, eticamente più salubri.

Quello che accomuna Federica e Giulia non è solo il desiderio di vivere una vita di sani principi, ma anche un enorme amore per la natura, una passione sfrenata per il design e l’arte manuale. «Ci piace pensare con le mani !» raccontano scherzosamente, ed è per questo che alla base dei loro pezzi c’è sempre una forte sperimentazione sia di forma che di materiali.

Federica ci racconta di come suo padre le abbia trasmesso sin da piccolissima la passione per il legno, inoltre, da buon chimico industriale, ha un

approccio con i materiali caratterizzato da una forte curiosità ed intraprendenza. Giulia invece, laureata in design industriale, ha

un approccio più metodico e minimal rispetto all’estro di Federica, da questo mix esplosivo nascono le creazioni di Livyng Ecodesign.

Nell’ «Evergreen Collection » il materiale da cui Federica e Giulia prendono ispirazione è il legno di edera. «Quella che per la

maggiorparte delle persone è solamente una pianta infestante, è per noi una fonte inesauribile di idee», così sono nate piantane,

lampade da tavolo, librerie, sgabelli, tutti pezzi unici caratterizzati da alta sensibilità e distinzione. «Nelle nostre opere, la Natura

rimane la protagonista e la coscienza ecologica del designer ne determina una nuova prospettiva di vita estetica e funzionale»,

inoltre Il legno, di provenienza esclusivamente locale e altrimenti destinato alla degradazione naturale o alla combustione, viene

raccolto e selezionato con cura nel rispetto ecologico, per dare vita ad un prodotto ad elevato valore aggiunto estetico e di

qualità eco-socio-sostenibile. Non a caso il logo di Livyng Ecodesign è una foglia di edera e nel marchio Livyng è contenuta la

parola «IVY», giustappunto edera in lingua inglese.

Con la “Fusion Collection, viene poi esteso il concetto di recupero a materiali di origine industriale come l’alluminio, che viene

fuso direttamente sul legno, sempre di recupero. Il risultato è un esperienza sensoriale visiva e tattile, profondamente nuova ed

ammaliante in cui l’occhio trae giovamento dal fulgido tono metallico che si smorza al contatto con il tepore del legno, passando

attraverso un interfaccia bruna. Nascono contenitori, vasi, tavoli, sgabelli, decorazioni murali, ma soprattutto prodotti realizzati

su misura e progettati direttamente con il cliente.

«Inoltre, troviamo molto interessante il connubio tra artigianato e tecnologia », nonostante alla base dei pezzi di Livyng Ecodesign

ci sia la volontà di utilizzare pochi e semplici attrezzi manuali, non viene trascurata la componente tecnologica, infatti grazie ad

una macchina a controllo numerico auto-costruita e all’abilità nel disegno e modellazione 3D, Federica e Giulia sono in grado di

realizzare lavorazioni anche molto complesse che permettono loro di ottenere pezzi dotati di una certa serialità, senza però

perdere il loro primario connotato di unicità.

All’interno di queste sperimentazioni, nella «Ceramic Collection », viene approfondita la stampa 3D di materiali ceramici come la porcellana

ed il gres per dare vita ad affascinanti lampade a sospensione.

Faenza resta pur sempre la città della ceramica, ecco perchè accanto alla stampa 3D di porcellana e gres, Federica e Giulia danno vita

alla serie i «Daimon », lampade di design con il corpo in legno di recupero e il paralume in finissima porcellana, colata

tradizionalmente, a forma di uccellino, balena, gatto, lumaca e picchio.

«Ci piace pensare al design come ad un fenomeno culturale, sociale e umano», con convinzione Federica e Giulia ci parlano

della loro visione del mondo, di come sia importante tornare ad un sistema di consumismo più moderato e attento, in cui gli

oggetti sono durevoli e chi li produce è fortemente attento alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti. Una produzione artigianale, fatta

su misura e in un processo di design partecipato con il committente, crea necessariamente un sistema più virtuoso, in cui il

valore aggiunto dell’oggetto e la sua durabilità sono sensibilmente maggiori.

Grazie mille ragazze!!!!

Antonella | Superfluonecessario.it

Conosciuta su Houzz la Surface Designer #Alice Corbetta si racconta su Superfluonecessario

Conosciuta su Houzz vi presento Alice Corbetta e il suo affascinante lavoro:

 

 

ALICE CORBETTA, Surface designer

Alice si occupa di progettare e realizzare superfici e rivestimenti nell’interior design che si distinguono per la loro unicità e raffinatezza.

Il suo stile unico e sartoriale prevede un’analisi dello spazio e un’applicazione sapiente dei materiali come resine e cementi, che vestono l’ambiente di nuovi valori artistici e decorativi.

 

La mia storia:

Dal 2006 mi sono trasferita da Milano in Toscana, nella campagna del Chianti, ho scelto di vivere in un luogo dove la bellezza è sotto lo sguardo.

Il laboratorio è ricavato dalle cantine dove si produceva il vino, in un’antica colonica contadina, intorno i vigneti e gli ulivi e … un mare di colline.

La natura avvolge, talvolta è inebriante, la luce e lo spazio mi aprono l’anima e stimolano la mia creatività.

Sono questi luoghi e l’osservazione della terra, delle cortecce e dei materiali arsi dal sole, i muri scorticati, le balze d’argilla a indicarmi nuove suggestioni per la mia ricerca artistica.

Il tutto si amalgama inconsapevolmente con la mia esperienza decennale nella moda, come disegnatrice di tessuti e consulente per le presentazioni delle collezioni di Alta Moda.

Adoro le contaminazioni: la tradizione e la contemporaneità si fondono nelle superfici che realizzo trasformando la crudezza e l’essenzialità del cemento nella tramatura leggera e romantica dei ricami; il prezioso lavoro artigianale femminile s’imprime nella materia creando un insieme di tessiture che sfumano nell’imperfezione del fatto a mano,rendono ogni opera unica.

Da questo contrasto nasce un’armonia e una delicatezza poetica, che dona bellezza allo spazio abitato.

Sono affascinata dalle impronte, dalla memoria di qualcosa che è stato, il passaggio come momento trascorso e l’assenza del soggetto. Talvolta sono tracce di materia lacerata, strappi di carta (come le impronte lasciate sulla tela dalle carte veline)o ritagli di immagini di carta stampata.

Alcune presenze si cristallizzano sotto un velo di resina cristallina per preservarle dal logorio del tempo, per mantenerne una memoria visiva. Altre riaffiorano e traspaiono dalla materia spatolata che lascia intravvedere ciò che è stato ed origina nuovi significati a ciò che appare.

Non esistono spazi neutri: ogni spazio comunica un certo significato all’uomo condizionandolo, sia a livello percettivo sia a livello psicologico, in relazione ai modelli culturali della società di appartenenza.

Ciascuno di noi instaura una personale rapporto con lo spazio, in funzione del carattere e dei sentimenti, dei pensieri e delle sensazioni del momento ma ancor prima dell’uomo anche lo spazio ha un’inclinazione ed un’anima.

La mia opera interviene tra quello che una superficie è, quello che potenzialmente potrebbe essere e quello che vorrebbe fosse chi lo abita.

Memorie in superficie è una collezione innovativa sia per i materiali usati che per la risultanza estetica.

I materiali sono resina cementizia e micro cemento.

E’ possibile applicare le decorazioni su vari supporti: a parete, pannelli, boiserie, porte, mobili e complementi d’arredo ed altro.

La collezione si presta a numerose varianti, per esempio giocando solo con effetti monocromatici si possono formare campiture diverse, realizzando differenti textures che si sfumano in campiture materiche.

La sfida è quella di creare superfici artistiche in grado di interpretare ogni volta l’esigenza della committenza e l’unicità del progetto.

Volutamente vengono lasciate in alcuni particolari “non finiti”:

come se l’artefatto fosse traccia di un passato,oggi scoperto per infondere grazia e leggerezza nel nostro vivere contemporaneo.

 

 

 

La mia tavolozza cromatica

I colori che uso maggiormente sono quelli naturali, bianco calce e grigi sino al crudo asfalto;

trattati con effetti polverosi, graffiati, corrosi e finiti con patinature a cera e pigmenti.

Gli ultimi studi mi hanno portato a lavorare con le foglie e le polveri metalliche, nella serie oxidi.

Alice Corbetta

via Falagiana 3

Montespertoli(fi)

+39.335322839

www.alicecorbetta.com

Altre splendide foto da Giocare con #l’Arte

 

UNA GIORNATA CON GLI AMICI DI MOSSANO.

Domenica 18 giugno, Caronno Pertusella ha accolto la delegazione di Mossano (VI). Sono state pensate molte iniziative per dilettare gli ospiti.

Subito dopo pranzo è avvenuto lo scambio dei doni tra le 2 realtà comunali e per questa occasione il sindaco di Caronno, Marco Giudici, ha donato al sindaco di Mossano, Giorgio Fracasso, una scultura in ceramica raku del Maestro Enzo Cremone dal titolo ”La piramide dell’essere”. Un intreccio di mani che l’artista ha sottolineato significare come simbolo di amicizia, perciò regalo quanto mai appropriato come figura dell’evento tra i due paesi: il rinnovo di un’amicizia già consolidata.

La giornata è continuata con le visite al museo Onda Rossa, che conserva molti esempi di auto d’epoca, e presso l’Oratorio di San Bernardino con i suoi pregevoli affreschi del XVI secolo. Gli ospiti mossanesi sono poi stati condotti in municipio dove, in Agorà, hanno potuto visitare la mostra dell’associazione culturale “Giocare con l’Arte” che per l’occasione, oltre ai quadri già esposti ha allestito anche una piccola rassegna di opere in ceramica raku con un video che ne racconta le fasi di creazione, questo anche per far meglio comprendere il lavoro che sta dietro l’opera che gli è stata donata durante la mattinata. Inoltre gli amici di Mossano si sono cimentati nell’attività “dai un nome ai nostri quadri”, grazie alla quale hanno potuto mettere i titoli alle opere esposte. Per l’impegno profuso da parte di questa associazione, l’amministrazione comunale ha donato a “Giocare con l’Arte” una pergamena, ringraziandola per la disponibilità e presenza in occasione della visita della delegazione mossanese: un gesto molto apprezzato che denota l’impegno da parte dell’amministrazione comunale a valorizzare le iniziative culturali.

In conclusione di questa giornata intensa, ma ricca di emozioni, la delegazione di Mossano ha presenziato alla sfilata dei carri del Palio di Santa Margherita e ai giochi ad esso correlati. Una giornata all’insegna dell’amicizia, della scoperta di Caronno e del divertimento.

Valentina Gioia (Presidente Associazione Culturale “Giocare con l’Arte”)

 

 

 

Il Maestro Enzo Cremone ci dice:

 

Con le immagini allegate desidero condividere con tutti voi la bella (ed

intensa) giornata di ieri.

E’ iniziato tutto con la consegna di una mia scultura in ceramica Raku dal

titolo “La piramide dell’essere” che l’amministrazione di Caronno

ha donato al Sindaco di Mossano (VI) sig. Giorgio Fracasso.

Il pomeriggio è proseguito con la visita alla nostra mostra di pittura

all’Agorà del Comune.

dav

Ma non è finita! Ci aspettava una bella sorpresa: il Comune ha riconosciuto

alla nostra Associazione la preziosa collaborazione per l’evento di questa

giornata

e ci ha gratificato con una bellissima pergamena.

Io sono orgoglioso di quello che il nostro gruppo artistico sta facendo e,

visto i risultati, direi che siamo sulla buona strada.

Buona giornata

Enzo